giovedì 23 dicembre 2010

martedì 30 novembre 2010

Un paio di post interessanti

Buongiorno a tutti, ecco due estratti tratti da due differenti post e relativi link. Consiglio comunque di leggere i post per intero.

L’Aquila, l’incapacità di gestire un’emergenza, raccontata da un ex volontario della Protezione Civile

[...]“Il giorno 9 Aprile 2009 presso il COM 1, vidi entrare il Ruotolo (Sandro Ruotolo inviato di Annozero), il quale mi chiese alcune delucidazioni su cosa si faceva, in attesa e preparazione della puntata serale del programma. Nel frattempo, negli spazi riservati al COM, vedo entrare due furgoni civili. Dal primo mezzo (tipo Ducato FIAT) scarichiamo materiale vario: scarpe da lavoro, tute, magliette, giacchini ecc insomma le divise (complete e nuove) che dovrebbero indossare gli operai del comune. Dal secondo furgoncino (se non ricordo male tipo Scudo FIAT) scarichiamo una quantità elevata di Personal computer, stampanti, notebook, toner, cartucce, fax e fotocopiatrici-fax, insomma tutto il necessario per attrezzare più di un ufficio. Fino a qui nulla di strano, se non fosse che, essendo io un (ex) operaio magazziniere ho chiesto la bolla di accompagno, o un documento che attestasse la quantità e qualità dei materiai consegnati, insomma la classica pezza d’appoggio che serve per capire e sapere che tale merce è da tale parte. I ragazzi che guidavano i mezzi mi hanno guardato in maniera anomala manco fossi un extraterrestre…. Nessuna bolla. Mi chiedo: se in quel momento avessi preso 5 notebook 4 Fax e 5 toner…..chi si sarebbe accorto? Quanto danaro pubblico è andato “dirottato” verso altri lidi?”[...]

Il testo completo qui: http://sdp80.wordpress.com/2010/11/30/laquila-licapacita-di-gestire-unemergenza-raccontata-da-un-ex-volontario-della-protezione-civile/

Operazione trasparenza: atto primo

Esiste una legge, la 241/90, che impone alle amministrazioni trasparenza amministrativa ed evidenza negli atti pubblici. In merito poi alla normativa regolante la materia post terremoto in più sedi si è fatto esplicito riferimento all'obbligo di utilizzo dei sistemi informatici/ telematici (leggasi siti istituzionali) al fine di rendere chiaro l'operato e l'andamento delle procedure burocratiche. Anche laddove si parla di migliaia di pratiche, pur trattandosi di amministrazioni più grandi ma comunque non abituate a tale mole di lavoro, ogni settimana vengono pubblicati aggiornamenti che consentono al cittadino di monitorare la situazione.
Operazione trasparenza è poi un particolare sotto-indirizzo del sito commissarioperlaricostruzione che riporta tutta la contabilità legata al post sisma, sono qui indicati tutti i trasferimenti di fondi effettuati nei confronti delle amministrazioni locali per le varie spese sostenute e da sostenere.
http://www.aslto4.piemonte.it/trasparenza/Legge_241_90.pdf
http://www.commissarioperlaricostruzione.it/Informare/Operazione-trasparenza
http://www.6aprile.it/documenti/comuneaq/2010/11/29/contributi-per-la-ricostruzione-aggiornamento-elenchi-26-novembre-2010.html
Se ne discuterà oggi anche a Lucoli, un gruppo di consiglieri (la minoranza) solleverà la questione in Consiglio Comunale chiedendo interventi immediati affinché si superi questo black out informativo che sta creando intoppi, disagi, malcontento e forte sfiducia nei cittadini, soprattutto coloro che per varie ragioni sono lontani dal territorio e non hanno facilità di accesso agli atti.[...]

Il testo completo qui: http://ricostruirelucoli.blogspot.com/2010/11/operazione-trasparenza-atto-primo.html

Buona giornata ed inizio di dicembre.

Stefano

lunedì 22 novembre 2010

Le parole di Paolo della Ventura: aquilano rappresentante dell'assemblea dei cittadini

Vi dico solo questo. Grazie di esserci stati e di diffondere in tutta Italia quello che è lo stato delle cose. Ma anche lo stato delle case e finanche delle c.a.s.e. (che stanno cadendo a pezzi, forse qualche persona non se… ne è accorta….come tanti pur vivendo a L’Aquila - http://www.6aprile.it/featured/2010/11/22/c-a-s-e-di-s-antonio-70kg-di-cartongesso-si-staccano-a-causa-dellacqua.html -): e questo è solo l’ultimo episodio.
Secondo, se chi ci vive facesse un minimo attenzione al posto in cui sta vivendo, non potrebbe che arrivare alle stesse conclusioni.

Sono passati più di 19 mesi e volete che almeno la ricostruzione leggera non si fosse avviata ? ci mancherebbe ! Quei cantieri spesso tra l’altro sono cantieri avviati per avere i primi svincoli, ma non ci si lavora a pieno regime. La ricostruzione leggera non è terminata. Quella pesante non si avvia neanche ad essere pensata. Non ci sono i fondi. L’economia del territorio è al collasso: famiglie lavoratori ed imprese stanno sull’orlo del tracollo finanziario; i mutui sono ripresi anche sugli edifici inagibili. E con essi tutti i pagamenti. Gli albergatori non sono pagati da dicembre del 2009. Soprattutto non esiste una legge organica che normi attraverso strumenti di legislazione ordinaria e non in deroga tutto il da farsi.

Per questo è stata fatta la manifestazione, per questo è stata fatta la proposta di legge di iniziativa popolare, per questo è partita la raccolta firme presto in tutta Italia.

Questo è quanto: non si tratta di parlare con associazioni e comitati, o altri cittadini; ma di chi riesce a vedere oltre il proprio naso ed oltre le proprie mura di casa, vedere quello che è lo stato dell’arte. Sic et simpliciter. E se chi ha ancora la fortuna di lavorare e di abitare in una casa sua o dello stato non si accorge di tutto il resto è perché si tende a focalizzare sempre sulla propria vita.

La situazione è questa, in estrema sintesi. Peccato che neanche chi ci vive dentro se ne accorge. Scusate questo lungo intervento.

Ma dopo 19 mesi non si può più scherzare sulla realtà. Né lo consentiremo più oltre. Solo oggi mi sto riaffacciando in rete, dopo la stanchezza di aver collaborato ad organizzare la manifestazione del 20 (e come quella tutte le precedenti, o quasi) e soprattutto il llancio della legge e la sua raccolta firme che è solo all’inizio.

Permettetemi solo di aggiungere che i risultati positivi ed i benefici (se mai arriveranno) che ne deriveranno dalla legge e da questa lotta saranno a favore di queste lotte le ha fatte e le fa, e di tutti quelli che, nonostante tutto si affrettano a minimizzare, smussare non vedere e non capire neanche quello che gli è successo e succede intorno.

Tanto dovevo, più che a me stesso, ed a tutte le energie che ho dedicato finora a questo, alle altre persone che hanno fatto e continuano a fare altrettanto. Per sé e per tutti.

Come posso raccontarvi L'Aquila?

Come posso raccontarvi cos'è L'Aquila oggi?

Sono andato alla Manifestazione Nazionale, già informato. Certo, non informato dai media tradizionali, che ovviamente hanno ignorato anche la Manifestazione, ma da quei cittadini che hanno vissuto in un modo o nell'altro sulla loro pelle il terremoto abruzzese. Persone come:

Anna, Federico, Marta & Monique, Sabina, il Comitato 3e32 e tanti altri.

Avevo negli occhi il documentario "Comando & Controllo", la puntata di "Presa Diretta" intitolata "La Ricostruzione", e ovviamente "Draquila" di Sabina Guzzanti.

Ma le foto e i filmati non descrivono appieno la situazione. Sul pullman che ci portava a L'Aquila da Bologna, ho sentito dietro di me un ragazzo di 19 anni della provincia di Varese, dire che ci veniva per curiosità, perchè lui votava Lega, e a guardare "i tg" (Tg2 e Studio Aperto) "Berlusconi aveva fatto tanto" e "adesso L'Aquila era ok". La ragazza che viaggiava al suo fianco lo guardava strabuzzando gli occhi, e gli ha chiesto "ma... internet non lo usi per informarti?" la sua risposta è stata "mmm.. no, ogni tanto spulcio il sito della Gazzetta" (dello sport ndr.)

Gli ho detto "Io non ti dico niente, però tu quando scendiamo ti incolli a me e mi segui lungo il corteo con quelli delle carriole." Il sorriso e quell'aria "da gita" che avevano alcuni, è svanita dopo pochi metri dall'inizio del corteo al nostro arrivo a Piazza D'Armi.

Come posso raccontarvi quello che ho visto?

E' stato come camminare su un bersaglio da tiro con l'arco. Man mano che ci avvicinavamo al Centro Storico, i danni si facevano più evidenti e l'abbandono dei palazzi più impressionante. Molti edifici sono in piedi, e dall'esterno sembrano a posto, gli unici indizi sono alcune parti d'intonaco mancanti e alcune crepe. Alcuni invece sono sventrati, con ferite aperte che lasciano vedere quello che una volta erano case, uffici, vani, spazi vitali.

Però tra tutte queste cose c'è un elemento che per me è stato come un cazzotto allo stomaco: le finestre. Aperte, spalancate verso il buio. Oltre quelle finestre si poteva scorgere dove prima c'era vita, un buio malsano di morte. Finestre che raccoglievano l'aria gelida e la pioggia che ci cadeva addosso.

Guardare quelle finestre buie era come fissare le orbite cave di un teschio, di tanti teschi.

Ma proprio in mezzo a questo paesaggio di morte, c'era un sussulto di vita: il corteo, con le frasi, la musica, la rabbia, e la tenacia di chi rivuole dare il giusto significato alla parola: città.

Rimango della convenzione che queste mie poche parole non possano farvi provare delle sensazioni che possono nascere solo da un'esperienza diretta.

Per questo mi permetto di darvi un consiglio: informatevi, mettetevi in contatto con uno dei comitati de L'Aquila e delle zone limitrove e andate a vedere con i vostri occhi e a sentire con le vostre orecchie quello che nessuno può raccontarvi.

La realtà non conosce intermediari.

venerdì 12 novembre 2010

Manifestazione Nazionale a L'Aquila del 20 novembre

Dal messaggio inviato ai membri del Gruppo su Facebook:

Buonasera a tutti voi 4093 membri,
vi riscrivo dopo questo periodo in cui sono stato preso -e sono tutt'ora- a risolvere alcune situazioni spiacevoli che mi erano accadute tra Agosto e Settembre. Come Stefano Saoncella vi ha già comunicato il 20 novembre ci sarà la manifestazione nazionale a L'Aquila, nel mio piccolo sto facendo il possibile per poterci essere e portare la nostra solidarietà agli Abruzzesi che come noi chiedono risposte e fatti,i contatti per gli spostamenti e i pernottamenti li trovate a questo indirizzo

http://www.anno1.org/home i

Il preannunciato cambio della guardia ai vertici della Protezione Civile non ha prodotto cambiamenti nella disponibilità ed accesso delle informazioni che stiamo richiedendo da diverso tempo. Il giornalista di EcoRadio Gianluca Martelliano non è stato mai messo in contatto col Dott. Angelo Borrello ma ha sempre subito rimandi da parte dell'Ufficio Stampa della Protezione Civile.

Nel caso vogliate partecipare senza raggiungere L'Aquila potete contribuire anche sostenendo uno dei progetti presenti sul sito:

http://www.3e32.com/main/?page_id=1646

Grazie a quanti, e siete sempre di più, si sono attivati e hanno investito parte del loro tempo per informarsi ed informare delle iniziative del gruppo per chiedere che venga ottenuta Trasparenza Amministrativa nella Protezione Civile.

Questa volta oltre che il consueto invito a pubblicizzare il gruppo mettendo questo link nel vostro profilo

http://www.facebook.com/group.php?gid=101173416366

vi chiedo anche di condividere il link della Manifestazione Nazionale

http://www.facebook.com/event.php?eid=160057487362602


Augurandovi una buona serata e fine settimana vi saluto tutti.

Stefano

sabato 5 giugno 2010

Gestione dei fondi e future inizative: aggiornamenti

Mentre l'attenzione mediatica è rivolta verso la cosiddetta "Legge Bavaglio" riguardante materia d'intercettazioni (che interessano anche noi per la gestione dei fondi e degli appalti ndr.) e verso i mondiali di calcio ormai alle porte, vorrei fornirvi qualche piccolo aggiornamento sulla situazione del gruppo, le prossime iniziative collaterali e qualche nuova notizia.

Partendo dalle notizie:

La Protezione Civile lascia che siano altri soggetti a gestire parte dei fondi raccolti con le donazioni.

Lasciando da parte i timori per possibili speculazioni nei passaggi intermedi di gestione del denaro, è evidente ancora una volta quello che avevamo "scoperto" fin dai primi tempi: i fondi non erano unicamente per la ricostruzione in Abruzzo o per la gestione dell'emergenza. I fondi erano per la Protezione Civile. Che li mette a bilancio ed amministra come meglio ritiene opportuno.

Ricordate lo slogan di quei drammatici giorni? Non veniva chiesto al cittadino di donare per la Protezione Civile ma per l'Abruzzo.

I titoli di quei giorni in rete sono eloquenti:

Tim e gli altri operatori telefonici attivano una raccolta fondi per le popolazioni colpite dal sisma http://notizie.virgilio.it/cronaca/terremoto_abruzzo_sms_di_solidarieta.html

Attivo il 48580 per raccogliere fondi a favore dei terremotati abruzzesi http://www.finanzalive.com/flash-news/48580-fondi-terremoto-abruzzo/

solo per citarne un paio. E' vero, negli articoli viene citata la Protezione Civile, ma per tornare alle notizie di questi giorni: gli utili degli altri soggetti che gestiranno parte dei fondi raccolti andranno alla popolazione terremotata?

Chi sono questi "altri soggetti?" Caritas e Banche per esempio.

L'incipit di questo articolo è molto eloquente: "Sapete che fine hanno fatto i cinque milioni di euro di solidarietà, inviati dagli italiani con un sms ai terremotati? La Protezione civile li ha dati al Consorzio Etimos, che ne farà un Fondo di Garanzia, e li "presterà" a famiglie ed imprese in difficoltà, attraverso le banche abruzzesi ad un tasso "agevolato". Bene che va un 3% di interessi, ed un rimborso da concordare a rate, per i prossimi anni."

Tratto da:
http://www.leditoriale.com/index.php?page=articoli&articolo=6115&numero=522

altre informazioni in merito:
http://www.6aprile2009.it/?p=13479
http://miskappa.blogspot.com/2010/06/rabbia.html

Il giornalista di Ecoradio, Gianluca Martelliano, continua a chiedere un'intervista al Dott. Angelo Borrelli, Direttore Generale dell'Ufficio VIII, “Bilancio e risorse umane” ma viene rimandato inutilmente all'Ufficio Stampa, quindi nei prossimi giorni proverà a contattare i membri del Comitato dei Garanti per vedere quali informazioni e dati hanno ottenuto fin'ora (saranno a conoscenza di questo passaggio di gestione dalla P.C. ad altri soggetti?)

Per le iniziative ancora in corso stiamo studiando una richiesta di un possibile incontro con alcuni comitati di redazione per capire perchè questa domanda "Che ne avete fatto?" non venga trattata quotidianamente, in modo da ottenere in via definitiva la Trasparenza Amministrativa che noi tutti chiediamo da oltre un anno.

Probabilmente in autunno si terrà il primo raduno di questo gruppo per decidere eventuali manifestazioni per pubblicizzare la nostra iniziativa, al raduno saranno invitati i rappresentanti dei comitati cittadini delle zone terremotate per portare la loro testimonianza.


Chi vuole può inviare una mail al proprio politico di riferimento, deputato o senatore.

Qui l'elenco di tutti i 644 deputati http://www.camera.it/313

Qui l'elenco di tutti i senatori http://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/Attsen/Sena.html

Se possibile condividete le eventuali risposte che riceverete (o non riceverete) pubblicandole sulla bacheca del gruppo o nell'area discussioni.

Per condividere il Gruppo su Facebook potete cliccare sul tasto condividi nella homepage del gruppo o pubblicare questo link

http://www.facebook.com/group.php?gid=101173416366

nel vostro profilo.

Grazie a tutti per mantere vivo l'interesse e l'attenzione, se un giorno otterremo delle risposte sarà anche merito vostro.

Un abbraccio,

Stefano

giovedì 8 aprile 2010

Gianluca Martelliano di Ecoradio intervista Stefano Saoncella membro del gruppo per la Trasparenza Amministrativa

Dal sito di Ecoradio :

Fiumi di sms e donazioni, raccolte fondi in ogni bar e in ogni campetto da calcio, testimonial che vi chiedevano un euro per ricostruire l'Aquila. Dove sono finiti quei soldi? Per rispondere a questa domanda, un gruppo di cittadini si è riunito in una pagina di facebook e in un blog dal nome abbastanza chiaro: cheneavetefatto.blogspot.com. Il quesito – che ne avete fatto – è riferito al fiume di sms solidali per l'abruzzo.
Stefano Saoncella, uno dei promotori dell'iniziativa, ci spiega come è nato questo blog.

L'intervista è di Gianluca Martelliano

mercoledì 31 marzo 2010

C'è un giornalista disposto a fare le nostre stesse domande!

Buongiorno a tutti voi 3915 membri.
E' con grande felicità che vi comunico che un giornalista di Ecoradio - http://www.ecoradio.it - mi ha contattato perchè si sta interessando ai dati che abbiamo raccolto negli ultimi mesi e cosa ancor più importante alle domande che ci poniamo fin dall'inizio "Quanti? Dove? Come?" .

Se lo volete ringraziare - io l'ho già fatto e sto continuando - si chiama Gianluca Martelliano, e mi ha chiesto di comunicargli le domande che intendiamo fare a chi di dovere, in questo caso al Dott. Angelo Borrelli responsabile dell'ufficio amministrativo della Protezione Civile.

A me hanno insegnato che due teste ragionano meglio di una e che tre meglio di entrambe.

E' per questo che vi chiedo se avete altre domande da porre di rispondere a questo messaggio. E' probabile che la sostanza sia sempre la stessa per tutti, ma magari a qualcuno tra voi è venuto in mente qualcosa in più.

Ecco in sintesi le domande chiave con cui partire:

1- Perchè ad oggi non sono disponibili online tutti i dettagli della destinazione d'uso dei fondi della Protezione Civile?

2- Perchè non vengono resi pubblici i costi al dettaglio del personale, delle attrezzature, dei servizi utilizzati dalla Protezione Civile?

3- Perchè la gestione degli appalti e delle aste non avviene attraverso gare telematiche, quando è dimostrato che laddove la Pubblica Amministrazione ha adottato questo sistema, i costi sono diminuiti a favore dei benefici? (Con riferimento alla puntata di Report "Basta un click http://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243%255E1075879,00.html )

Nel rispetto dello spirito del volontariato, di chi si applica attivamente e di chi contribuisce anche solo finanziariamente, ma sopratutto nel rispetto di chi ogni anno è colpito da emergenze e tragedie nel nostro Paese, chiediamo che nella Protezione Civile venga applicata la Trasparenza Amministrativa.

Cari membri, se avete altre domande, che siano migliori, diverse, più dettagliate, mandatele pure.

Nel frattempo non mi rimane che abbracciarvi e augurarvi buona giornata, invitandovi a continuare a chiedervi e a chiedere in giro che si applichi Trasparenza Amministrativa.

A presto,

Stefano.

giovedì 25 febbraio 2010

C.A.S.E. , M.A.P. , Sfollati, Alberghi e altro

Loretana Bianchi ha trovato sul sito della P.C. qualche dato relativo a Progetto C.A.S.E., M.A.P., M.U.S.P. e M.E.P.

Le tabelle sono disponibili qui: http://www.protezionecivile.it/cms/view.php?cms_pk=17539&dir_pk=187

Come abbiamo detto fin dall'inizio, le considerazioni si possono trarre unicamente con dei dati certi. Per quanto riguarda quelli che potete visionare sul sito della P.C. è interessante ascoltare le parole di Dino D'antonio ai microfoni di Presa Diretta dal minuto 7:17 in questo video http://www.youtube.com/watch?v=VN4yJm2hqFI

Procedendo oltre, ho cercato di capire quanto costi uno sfollato alloggiato in albergo, in quanto da mesi le cifre sono molto ballerine, c'è chi scrive 45€ e chi 75€ .

Ho trovato questo post che mette a disposizione un .pdf molto importante a mio avviso. E' la convenzione tra Regione Abruzzo, Protezione Civile e Associazioni Regionali di Categoria compresi titolari o gestori di alberghi, residence, campeggi, villaggi, ristoranti e servizi catering che pur non aderendo al coordinamento partecipano all'emergenza "Terremoto Abruzzo 2009"

http://www.abruzzo24ore.tv/documents/dgr582_12ott2009.pdf

Ho provato a cercare copia di questo documento sul sito della Protezione Civile cercando con le parole : "albergo";"alberghi";"convenzione";"Giunta" ma niente.

Perchè non è disponibile online?

Le risorse per il 2010 per la Protezione Civile: I CONTI NON TORNANO!

Ecco una stranezza nei dati forniti dalla Protezione Civile alla pagina di cui avevate ricevuto il link nell'ultimo messaggio:

http://www.protezionecivile.it/cms/view.php?cms_pk=17368&dir_pk=395

Giacomo Sella mi ha scritto segnalandomi che con un semplice calcolo, sommando tutti i dati forniti, il totale non corrisponde:

Se la Protezione civile ha a disposizione l'importo complessivo di
€ 2.133.748.068 ed ha destinato
€ 1.197.593.000 per il pagamento dei mutui
€ 114.271.000 per interventi autorizzati identificati come fondi autorizzati
€ 163.084.068 per le attività istituzionali come "Fondo per la Protezione civile" e
€ 608.800.000 in favore della popolazione abruzzese

Il totale è di 2.083.748.068 €

Mancano 50.000.000 € , cinquanta milioni di euro. Tondi.

Fate le vostre considerazioni, se non altro sulla "professionalità" nel pubblicare dati incompleti su un sito istituzionale.

Così non va bene, dovremo chiedere conto anche di questi euro.

Ringrazio Giacomo per la segnalazione e invito tutti a pubblicizzare il gruppo mettendo il link

http://www.facebook.com/group.php?gid=101173416366

nel proprio profilo.

E con lo scandalo arrivò l'attenzione, e con l'attenzione i dati...

L'attenzione dei media è riuscita a fare in pochi giorni quello che noi nel nostro piccolo proviamo a fare da mesi: ottenere dati e numeri.

Ecco alcune segnalazioni:

I costi del G8 de L’Aquila
http://www.g8italia2009.it/G8/Home/Summit/G8-G8_Layout_locale-1199882089535_CostiG8.htm

E il relativo documento .pdf http://www.g8italia2009.it/static/G8_Allegato/Sintesi.pdf

L'articolo su L'Espresso online http://espresso.repubblica.it/dettaglio/articolo/2121637

segnalato da Alessandro Gilioli sul suo blog Piovonorane http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2010/02/25/soldi-pubblici-in-fumo/

N.B. = Se inserendo il link del gruppo

http://www.facebook.com/group.php?gid=101173416366

nel vostro profilo vi appare un messaggio d'errore, provate con questo:

http://cheneavetefatto.blogspot.com

mercoledì 17 febbraio 2010

Mozione urgente dei Consiglieri di L'Aquila

Mozione urgente dei Consiglieri di L'Aquila di Enza Blundo

Oggetto: Trasparenza in merito all’ammontare e all’utilizzo dei fondi
per l”emergenza sisma “ da parte del Dipartimento di Protezione Civile
dal 6 Aprile al 15 febbraio 2010-02-15

Il Consiglio Comunale dell’Aquila

Considerato che dalla drammatica notte del 6 aprile 2009 più di un
miliardo e mezzo di euro, pubblici o frutto delle donazioni pervenute
grazie alla straordinaria rete di solidarietà attivatasi sin dalle
prime ore successive al sisma, è stato utilizzato nell’ “emergenza
terremoto” dal Dipartimento Protezione Civile in interventi relativi
ai soccorsi, alle iniziative di prima assistenza, all’emergenza
abitativa (con interventi a carattere provvisorio e definitivo) e a
tutti i servizi ed opere di urbanizzazione collegate ai suddetti
interventi.
Considerato che le notizie che emergono in merito all’inchiesta
relativa agli appalti del G8 alla Maddalena pongono più di un
interrogativo sulla gestione degli interventi con le deroghe
consentite in situazione d’emergenza. A titolo esemplificativo basti
ricordare che dal “sistema gelatinoso” e di “ordinaria corruzione”
individuato dagli inquirenti emergono intercettazioni di imprenditori
che si vantano di poter gonfiare gli appalti di 70 milioni di euro o
che dichiarano “ Noi abbiamo una forma di rubare che è autorizzata
sotto certi casi”.
Visto che dalle stesse intercettazioni emergono con chiarezza
interessi legati agli interventi post-sisma di veri e propri
“sciacalli” che già nella notte del terremoto ridono pregustando gli
affari legati all’emergenza e alla ricostruzione, offendendo tra
l’altro con la volgarità delle loro parole un’intera comunità ferita e
la memoria delle sue vittime.
Considerato che la Commissione di garanzia per il tempestivo controllo
legale e contabile delle iniziative poste in essere dal Dipartimento
della Protezione Civile in merito all’emergenza terremoto, commissione
prevista dal DPCM del 9 Aprile art. 8 comma 3 , non si è in realtà mai
riunita per ammissione dello stesso presidente della commissione il
Giudice Salvatore Nottola.
Considerata la necessità che i cittadini debbano avere piena fiducia
nel lavoro delle Istituzioni, in una fase così difficile della loro
vita e di quella della propria comunità e che le istituzioni stesse
hanno il dovere a L’Aquila oggi più che mai di operare in assoluta
correttezza e trasparenza.
Consapevoli della pressante richiesta di trasparenza sui lavori legati
all’emergenza e alla ricostruzione che emerge con forza dai cittadini
dell’Aquila, e che il sentimento di preoccupazione e di indignazione
crescente esige risposte concrete e verificabili e non solo belle
parole di rassicurazione.

IMPEGNA IL SINDACO
a) A richiedere ufficialmente alla Protezione Civile ed al Commissario
di Governo per la ricostruzione Gianni Chiodi l’elenco dettagliato
delle ditte impegnate a qualsiasi titolo in lavori a L’Aquila dopo il
6 Aprile, tramite affidamenti diretti, appalti, gare gestite dalla
Protezione Civile in “regime di emergenza”, nonché di tutti gli
incarichi e consulenze professionali richieste dalla Stessa.
b) Il tipo di lavoro o servizio svolto dalle suddette ditte e l’esatto
importo degli stessi , con l’elenco puntuale di tutti gli eventuali
subappalti intervenuti e delle ditte beneficiarie degli stessi.
c) L’ammontare delle donazioni pervenute alla protezione civile ed il
loro utilizzo.
d) A rendere queste informazioni pubbliche ed accessibili tramite ,
tra l’altro , la pubblicazione sul sito internet del Comune
dell’Aquila.

Cons. comunale Fabio Ranieri
Cons. comunale Antonello Bernardi
Cons. comunale Giuseppe Bernardi
Cons. comunale Vito Albano

domenica 14 febbraio 2010

Ecco una delle possibili ragioni per cui non riceviamo risposta alle nostre domande.

Fonte: Repubblica.it

L'Aquila, i controllori spariti - di Antonello Caporale

Per aiutare Guido Bertolaso, agevolandone l'attività con il controllo dei contratti che il dipartimento della Protezione civile avrebbe sottoscritto in tutta fretta per far fronte alla più grave delle emergenze, Silvio Berlusconi rese pubblica l'ordinanza del 9 aprile 2009 in cui, all'articolo 8 comma 3, si istituiva un super comitato per la verifica dei conti. I conti del terremoto dell'Aquila. Una commissione di garanzia snella (solo tre membri) presieduta da un magistrato della Corte dei Conti.

Perfetto. Fu subito chiamato all'opera il giudice Salvatore Nottola, presidente della sezione Lazio della Corte. Magistrato di lungo corso, esperto e solerte. Nottola ora ricorda: "Fui gratificato da quella nomina e pronto a mettermi al lavoro. Trascorse alcune settimane, feci chiamare il dipartimento della Protezione civile dalla mia segretaria per sapere quando e come organizzarci. Le risposero che l'emergenza era tale da impedire una riflessione in merito". Nottola comprese e attese ancora. "Nessuno mi richiamò e allora, alla fine di luglio, ritelefonai io. Mi spiegarono ancora che la commissione di garanzia non era un'urgenza. Ne ho preso atto, e ho continuato ad attendere".

Il giudice Salvatore Nottola attende ancora di presiedere la prima riunione. La commissione non si è mai nemmeno costituita. Eppure il suo compito sarebbe stato (e tuttora lo sarebbe) decisivo anche perché oggi Bertolaso mette a verbale il proprio grande rammarico: "Sono mancati i controlli. Qualcosa può essermi sfuggito durante lo tsunami della mia vita che è stato l'anno scorso con una somma insostenibile di responsabilità ed emergenze". Tra le cose sfuggitegli al pensiero, per l'appunto, anche la nomina dei revisori dei conti indispensabili per fronteggiare l'enorme flusso di cassa. Controlli necessari per intensificare il sommario e parzialissimo lavoro di monitoraggio che la legislazione ordinaria prevede. I conti del terremoto sono gonfi come una pancia piena di cibo. Si è speso, e tanto. Bene o male? Ecco, ci sarebbe stato bisogno di una super verifica.


Si sa solo invece che dieci mesi di appalti e provvidenze sono costati un miliardo e mezzo di euro. Che questo bel torrente di danaro è servito a rintuzzare la prima emergenza senza poterla ritenere conclusa. Ad oggi seimila aquilani continuano a vivere in albergo con un costo medio pro-capite di 40 euro al giorno; 1.100 sono le persone alloggiate in caserme, 2.400 in appartamenti lungo la costa, 31mila in case in affitto. Solo questa ospitalità, secondo i calcoli che ha fatto l'Espresso, è valsa un mucchietto di quattrini: 220 milioni di euro. Colle che con il prosieguo dell'emergenza sarà agevolmente valicato.

Il Progetto C. a. s. e., gli edifici ecosostenibili e antisismici, è stato ridimensionato e poi nuovamente ampliato in corso d'opera. Pianificato per dare alloggio a 7.181 persone, alla fine aveva destinato le superfici utili solo per 5.565 terremotati, lasciandone fuori 1.616 (abitanti in case distrutte o inutilizzabili). Le C. a. s. e., queste stazioncine di transito, sono costate al metro quadrato 2.700 euro. Una cifra enorme se si considera che chi le abiterà è anche naturalmente assegnatario di un diverso e futuro contributo per la ricostruzione della sua definitiva abitazione. Poi e a parte il costo dei m. a. p., moduli abitativi provvisori (le casette in legno), e poi il resto. Anche nel resto, nel resto dei giganteschi appalti (tutto il ciclo del movimento terra, del cemento, del puntellamento, dell'incatenamento degli edifici pericolanti, delle forniture e dei servizi essenziali) avrebbe dovuto allungare lo sguardo il super comitato di controllo. Che però non è stato convocato. E non ha visto. E perciò - guarda tu! - non ha controllato.
(15 febbraio 2010)

http://www.repubblica.it/rubriche/piccolaitalia/2010/02/15/news/controllori_spariti-2303183/

Che amarezza.