lunedì 22 novembre 2010

Le parole di Paolo della Ventura: aquilano rappresentante dell'assemblea dei cittadini

Vi dico solo questo. Grazie di esserci stati e di diffondere in tutta Italia quello che è lo stato delle cose. Ma anche lo stato delle case e finanche delle c.a.s.e. (che stanno cadendo a pezzi, forse qualche persona non se… ne è accorta….come tanti pur vivendo a L’Aquila - http://www.6aprile.it/featured/2010/11/22/c-a-s-e-di-s-antonio-70kg-di-cartongesso-si-staccano-a-causa-dellacqua.html -): e questo è solo l’ultimo episodio.
Secondo, se chi ci vive facesse un minimo attenzione al posto in cui sta vivendo, non potrebbe che arrivare alle stesse conclusioni.

Sono passati più di 19 mesi e volete che almeno la ricostruzione leggera non si fosse avviata ? ci mancherebbe ! Quei cantieri spesso tra l’altro sono cantieri avviati per avere i primi svincoli, ma non ci si lavora a pieno regime. La ricostruzione leggera non è terminata. Quella pesante non si avvia neanche ad essere pensata. Non ci sono i fondi. L’economia del territorio è al collasso: famiglie lavoratori ed imprese stanno sull’orlo del tracollo finanziario; i mutui sono ripresi anche sugli edifici inagibili. E con essi tutti i pagamenti. Gli albergatori non sono pagati da dicembre del 2009. Soprattutto non esiste una legge organica che normi attraverso strumenti di legislazione ordinaria e non in deroga tutto il da farsi.

Per questo è stata fatta la manifestazione, per questo è stata fatta la proposta di legge di iniziativa popolare, per questo è partita la raccolta firme presto in tutta Italia.

Questo è quanto: non si tratta di parlare con associazioni e comitati, o altri cittadini; ma di chi riesce a vedere oltre il proprio naso ed oltre le proprie mura di casa, vedere quello che è lo stato dell’arte. Sic et simpliciter. E se chi ha ancora la fortuna di lavorare e di abitare in una casa sua o dello stato non si accorge di tutto il resto è perché si tende a focalizzare sempre sulla propria vita.

La situazione è questa, in estrema sintesi. Peccato che neanche chi ci vive dentro se ne accorge. Scusate questo lungo intervento.

Ma dopo 19 mesi non si può più scherzare sulla realtà. Né lo consentiremo più oltre. Solo oggi mi sto riaffacciando in rete, dopo la stanchezza di aver collaborato ad organizzare la manifestazione del 20 (e come quella tutte le precedenti, o quasi) e soprattutto il llancio della legge e la sua raccolta firme che è solo all’inizio.

Permettetemi solo di aggiungere che i risultati positivi ed i benefici (se mai arriveranno) che ne deriveranno dalla legge e da questa lotta saranno a favore di queste lotte le ha fatte e le fa, e di tutti quelli che, nonostante tutto si affrettano a minimizzare, smussare non vedere e non capire neanche quello che gli è successo e succede intorno.

Tanto dovevo, più che a me stesso, ed a tutte le energie che ho dedicato finora a questo, alle altre persone che hanno fatto e continuano a fare altrettanto. Per sé e per tutti.

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